RECORD STORICO DELL’EXPORT DELLA GIOIELLERIA ITALIANA: +49% NEL 2024!
Il Made in Italy Brilla Nonostante la Crisi del Fashion System
Mentre il sistema moda italiano registra un preoccupante -9,1%, il settore orafo nazionale chiude il 2024 con performance straordinarie.
I dati presentati durante OroArezzo 2025, la prestigiosa fiera internazionale del gioiello conclusasi ieri, rivelano un fatturato in crescita del 4,4% e un export record che sfiora i 13,7 miliardi di euro, segnando un incredibile +49% in valore rispetto all’anno precedente.
L’analisi condotta dal Club degli Orafi Italia in collaborazione con Intesa Sanpaolo evidenzia come la Turchia si sia imposta come protagonista assoluta di questa crescita esponenziale.
Le esportazioni verso il paese eurasiatico sono letteralmente esplose, passando da 922 milioni a 5,3 miliardi di euro, trasformando Istanbul in un hub strategico per la redistribuzione verso mercati terzi.
A fronte di questo dato eccezionale, l’export verso gli altri mercati mostra comunque una tenuta positiva (+0,9%), seppur con volumi in calo del 6%.
Mappa dei Mercati: Emirati Sorpassano USA e Svizzera
Il Sorpasso del Medio Oriente
Gli Emirati Arabi Uniti si confermano come uno dei mercati più dinamici per il gioiello italiano, con una crescita del 9,7% che permette a Dubai di superare per valore d’importo tradizionali sbocchi come Stati Uniti (-10,7%) e Svizzera (-9,4%).
Questo risultato riflette la strategia degli operatori italiani di puntare sui nuovi centri finanziari globali, dove la domanda di gioielleria di lusso mostra una resilienza particolare.
Il Caso Americano: Un Miliardo Nonostante il Calo
Nonostante il segno negativo, gli USA restano un mercato cruciale con oltre un miliardo di euro di importazioni dall’Italia.
Il nostro paese mantiene saldamente la terza posizione tra i fornitori della gioielleria statunitense con il 12% di quota di mercato, preceduto solo da India (25%) e Francia (14%).
A livello territoriale, le province più esposte verso il mercato americano sono Torino (22%), Treviso (18%) e Vicenza (17%), che dimostrano una specializzazione particolare nel soddisfare i gusti del consumatore nordamericano.
I Distretti Italiani: Arezzo Domina la Scena
La Rivoluzione Aretina
Il distretto di Arezzo si conferma come l’eccellenza indiscussa della gioielleria italiana, con esportazioni più che raddoppiate (+119%) che raggiungono l’incredibile cifra di 7,7 miliardi di euro.
Questo risultato straordinario è in gran parte riconducibile alla capacità delle aziende aretine di intercettare la domanda turca, sebbene anche al netto di questo fattore la crescita si attesterebbe su livelli superiori al 7%.

Vicenza e Valenza: Due Performance a Confronto
Vicenza consolida la sua posizione con un +15% nelle vendite estere, dimostrando una particolare affinità sia con il mercato turco che con quello statunitense.
Più contenuta invece la performance del distretto di Valenza, sostanzialmente stabile con un -2%, che riflette una diversa composizione della clientela internazionale.
La Filiera Resiste Nonostante le Tensioni
Eccellenza Produttiva tutta Italiana
L’indagine presentata durante l’evento rivela che il 73% delle imprese del settore si approvvigiona esclusivamente in Italia, dimostrando la forza di una filiera integrata che fa della qualità il suo punto di forza.
I fattori determinanti nelle relazioni commerciali restano l’eccellenza delle lavorazioni (76%), il puntuale rispetto dei tempi di consegna (66%) e un rapporto qualità-prezzo competitivo (51%).
Primi Mesi 2025: Segnali Contrastanti
I dati preliminari per il 2025 mostrano un rallentamento fisiologico dopo l’exploit del 2024, con un fatturato comunque in crescita del 2,4% a fronte di una produzione in calo dell’8,2%.
Questo divario riflette probabilmente un approccio più cauto degli operatori nel gestire le scorte dopo le tensioni della supply chain globale.
Prospettive 2025: Cauta Ottimismo Nonostante le Incognite
Le Previsioni degli Operatori
Il 21% delle imprese intervistate si aspetta una crescita del fatturato nel 2025, con particolare ottimismo tra i produttori (28%).
Le aziende puntano soprattutto sui mercati internazionali, dove un’impresa su tre prevede di incrementare le vendite.
Tuttavia, permangono significative preoccupazioni: il 44% dei produttori teme un rallentamento della domanda interna e dei grandi brand del lusso, mentre per il 71% dei commercianti la principale criticità resta il calo dei consumi domestici.
Le Sfide della Nuova Geopolitica Globale
L’industria orafa italiana si appresta ad affrontare un 2025 ricco di incognite, dalle tensioni geopolitiche alle fluttuazioni dei mercati delle materie prime.
Tuttavia, la straordinaria capacità di adattamento dimostrata nel 2024, unita alla qualità riconosciuta a livello globale del prodotto italiano, lasciano ben sperare per il mantenimento di questa positiva traiettoria.
La sfida sarà consolidare i nuovi mercati come la Turchia, senza trascurare i tradizionali sbocchi occidentali che restano fondamentali per il Made in Italy.