EXPORT IN RIPRESA: LA VALLE D’AOSTA CORRE CON SIDERURGIA E MECCANICA!
Nel 2024 le esportazioni valdostane registrano un balzo dell’11,1%.
Nel panorama nazionale delle esportazioni, la Valle d’Aosta conquista il secondo posto per incremento percentuale nel 2024, con una crescita dell’11,1%, superata soltanto dalla Toscana. Un risultato notevole, sebbene il peso specifico della regione resti limitato: appena lo 0,1% sul totale del Nord-Ovest.
Secondo le elaborazioni ISTAT pubblicate dal Sole 24 Ore, l’export valdostano ha raggiunto quota 829,4 milioni di euro, con un aumento di circa 84 milioni rispetto al 2023 (quando si attestava a 746 milioni). Ancora lontani, però, i numeri record del 2022, quando le esportazioni toccarono i 957 milioni.
«I numeri confermano non solo un’importante ripresa, ma anche una solidità strutturale fondamentale per affrontare le sfide di lungo periodo», ha dichiarato Francesco Turcato, presidente di Confindustria Valle d’Aosta, commentando i dati ISTAT.
Andamento trimestrale: segnali incoraggianti nel secondo semestre
L’analisi per trimestri racconta un 2024 partito con qualche incertezza, ma via via più solido:
- Nel primo trimestre, le esportazioni sono state pari a 203 milioni, in lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2023.
- Nel secondo, netto miglioramento: 227 milioni contro i 200 dell’anno precedente.
- Nel terzo trimestre, l’export è cresciuto in modo significativo, passando da 153 a 199 milioni.
- L’ultimo trimestre ha mantenuto lo slancio nonostante le difficoltà logistiche legate ai lavori sul Tunnel del Monte Bianco, con circa 200 milioni esportati, in crescita di quasi 20 milioni rispetto al 2023.
Settori protagonisti: metallurgia e meccanica al centro
A guidare questa crescita sono due comparti fondamentali:
- La meccanica strumentale, che ha visto un incremento di 24,5 milioni di euro, passando da 43,2 a 67,7 milioni;
- La metallurgia, che ha raggiunto quasi 528 milioni (rispetto ai 507 del 2023), grazie in larga parte all’attività della Cogne Acciai Speciali, colosso siderurgico della regione.

Le eccellenze locali guadagnano terreno
Accanto ai “big”, anche altri settori si sono messi in luce:
- Il comparto alimentare e bevande ha registrato un +7 milioni (da 73 a 80 milioni), trainato dalle produzioni tipiche locali.
- Il settore moda e tessile ha visto un vero e proprio exploit, passando da 1,2 a 9,4 milioni.
- Crescite importanti anche per l’elettronica (+2,8 milioni), la chimica (+2,6), gomma-plastica (+2,2), il farmaceutico (+1,5), il legno e l’agroforestale (entrambi +1,2), oltre che per l’elettrico (+1 milione).
Servizi e sostenibilità in evidenza
Oltre ai beni materiali, crescono anche le attività legate alla gestione dei rifiuti, che contribuiscono all’export con 6,3 milioni in più, e le cosiddette merci varie, per un totale di altri 4,8 milioni.
Prospettive 2025: fiducia e cautela
Nonostante la frenata dell’export nel 2023, il 2025 si apre con segnali di fiducia tra gli imprenditori valdostani.
La performance dell’export valdostano nei primi mesi del 2024 racconta una storia di resilienza industriale e visione strategica.
In una regione spesso associata più al turismo che all’industria, è proprio il cuore manifatturiero a riaffermare il suo ruolo chiave nello sviluppo economico locale.
La capacità di competere sui mercati esteri con prodotti ad alto valore aggiunto dimostra che anche realtà territoriali di dimensioni contenute possono giocare un ruolo da protagoniste nello scenario internazionale, quando innovazione, qualità e determinazione si fondono.
Se il trend sarà confermato nei prossimi mesi, la Valle d’Aosta potrà consolidare un modello di crescita solido e sostenibile, guidato dall’eccellenza delle sue imprese.