NON È MODA, NON È CIBO: QUESTO È IL MADE IN ITALY CHE STA CONQUISTANDO IL MONDO (E NESSUNO TE NE PARLA)!
Il boom invisibile dell’export italiano nei prodotti green e nelle tecnologie low-carbon
Nel 2025 c’è un settore italiano che cresce più della moda, più dell’arredo e quasi quanto l’automotive. Eppure, se ne parla pochissimo. Stiamo parlando delle tecnologie low-carbon e dei prodotti green, un comparto in forte espansione che sta rivoluzionando il nostro export con numeri sorprendenti e un impatto globale decisivo. Scopri tutti i dati, le nicchie emergenti e perché l’Italia è oggi uno dei paesi leader nella transizione ecologica mondiale.
Il Made in Italy green vola: dati e trend dell’export 2025
Un valore che supera i 50 miliardi di euro
Secondo le previsioni SACE, le esportazioni italiane di tecnologie sostenibili supereranno i 50 miliardi di euro nel 2025, con un tasso di crescita del 13,7%, contro l’11,1% del 2024. Il settore rappresenta già il 10% dell’export nazionale, superando comparti storici come arredamento e prossimamente l’agroalimentare.
L’Italia tra i top player mondiali
- Secondo posto in Europa per export di beni low-carbon.
- Circa 37 miliardi di dollari di beni LCT esportati nel 2023.
- Quota globale: 3% del mercato internazionale.
Un mercato globale in piena espansione
Tra il 2000 e il 2023, il commercio mondiale di beni LCT è cresciuto da 233 miliardi a oltre 1.200 miliardi di dollari. L’Italia cavalca questa ondata con una strategia vincente fatta di tecnologia, innovazione e sostenibilità.

Le nicchie green che stanno conquistando il mondo
Energia pulita: solare ed eolico made in Italy
Il nostro paese è tra i top 5 esportatori europei di componenti per turbine eoliche e pannelli solari, richiesti da Europa, Stati Uniti e paesi MENA.
Efficienza energetica: tecnologia al servizio del risparmio
Pompe di calore, LED intelligenti, building automation: prodotti richiesti da aziende e governi in tutto il mondo impegnati nella transizione ecologica.
Smart sustainability: dove digitale e green si incontrano
- Agritech sostenibile: droni, sensori IoT e irrigazione smart per l’agricoltura di precisione.
- Digital Energy: soluzioni di AI per la gestione energetica e reti elettriche intelligenti (grid intelligence).
- Software e piattaforme green: per il monitoraggio ambientale e la gestione efficiente delle risorse naturali.
Idrogeno verde e bioedilizia: le nuove frontiere
- L’Italia diventa hub europeo per la produzione di elettrolizzatori.
- Forte export di materiali da costruzione sostenibili, come calcestruzzi con CO₂ catturata e legno strutturale.
Dove si esporta il Made in Italy green?
Europa: mercato principale ma saturo
Germania, Francia, Spagna e Paesi Bassi rappresentano ancora il 60% dell’export green italiano.
Nord America: boom da +20%
Gli USA e il Canada stanno accelerando la transizione energetica grazie agli incentivi dell’Inflation Reduction Act, aprendo enormi opportunità alle aziende italiane.
Medio Oriente e Africa: nuovi mercati strategici
L’Italia esporta tecnologie per l’eolico offshore, impianti per l’idrogeno verde e soluzioni digitali per il risparmio idrico verso Egitto, Arabia Saudita e altri paesi OPEC.
I distretti green che trainano l’export italiano
Regioni protagoniste
- Lombardia: prima regione per valore esportato (25% del totale).
- Veneto ed Emilia-Romagna: forti nei settori meccatronici e componentistica.
- Taranto: in trasformazione da polo siderurgico a distretto dell’eolico offshore.
Una sinergia vincente: PMI + Big Player
- Le PMI italiane forniscono componenti ad alto valore aggiunto.
- Grandi gruppi come Eni, Leonardo, Maire Tecnimont guidano l’innovazione e la penetrazione nei mercati esteri.
Sfide da affrontare (e come superarle)
Concorrenza globale
- La Cina domina nel solare, la Germania nell’eolico.
- L’Italia risponde puntando su qualità, progettazione customizzata e integrazione digitale.
Materie prime critiche
La dipendenza da terre rare e litio impone una strategia europea per l’approvvigionamento sostenibile e l’economia circolare.
Perché l’Italia può diventare leader globale entro il 2030
Il green italiano è molto più di un settore ambientale: è un ecosistema industriale fondato su innovazione, automazione, intelligenza artificiale e sostenibilità reale. È questa la chiave del suo successo internazionale.
Con il supporto di politiche industriali intelligenti (PNRR, accordi UE), un tessuto produttivo flessibile e un capitale umano di alto profilo, l’Italia ha tutte le carte in regola per diventare uno dei top 5 player mondiali nel green tech entro il 2030.
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