IDEA EXPORT NEWS: DOVE SI ESPORTANO GLI AGRUMI ITALIANI? ANNO 2023

15 Febbraio 2024 News Export

Nel contesto del commercio internazionale di prodotti agrumicoli, l’Italia ha storicamente rivestito un ruolo di primaria importanza.

Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un graduale declino della sua posizione nel panorama globale.

Analisi del periodo gennaio-settembre 2032:

I dati relativi ai primi nove mesi del 2032 evidenziano un ulteriore arretramento dell’export di agrumi italiani. L’Italia si posiziona infatti al 15° posto tra i principali paesi esportatori al mondo, perdendo quattro posizioni rispetto al 2022 e attestandosi dietro la Grecia.

Quota di mercato e valore delle esportazioni:

La quota di mercato italiana si aggira intorno all’1,7%, in leggero aumento rispetto al 1,6% del 2022. In termini di valore assoluto, l’export ha registrato un incremento del 22,2%, raggiungendo un valore complessivo di 531,7 milioni di euro.

Principali destinazioni:

Germania (53,1 milioni di euro), Francia (31,7 milioni di euro), Austria (29,8 milioni di euro) e Svizzera (29,7 milioni di euro) si confermano i principali mercati di riferimento per l’export di agrumi italiani.

Seguono Finlandia (6,8 milioni di euro), Belgio (5,8 milioni di euro), Romania (5,3 milioni di euro), Slovenia (4,7 milioni di euro), Regno Unito (4,0 milioni di euro) e Polonia (3,8 milioni di euro).

Prodotti maggiormente esportati:

Limoni (30,6%), arance dolci fresche (escluse navel e bionde) (30,0%), arance fresche o secche (escluse dolci fresche) (11,8%), clementine (8,3%), arance navel fresche (7,5%), arance bionde fresche (4,5%) e mandarini (3,2%) rappresentano i prodotti agrumicoli italiani più richiesti sui mercati internazionali.

Trend e sfide:

Nonostante il leggero aumento del valore complessivo delle esportazioni, la flessione della quota di mercato italiana e il sorpasso da parte della Grecia evidenziano la necessità di un’analisi approfondita delle cause di questo trend negativo.

Alcune possibili sfide da affrontare includono:

1   Aumento della concorrenza: La crescente concorrenza da parte di altri paesi esportatori, come Spagna, Egitto e Sudafrica, rappresenta una minaccia per la tenuta del mercato italiano.

2    Cambiamenti climatici: L’impatto del cambiamento climatico sulla produzione agrumicola italiana potrebbe influenzare negativamente la qualità e la quantità dei prodotti disponibili per l’export.

3    Evoluzione dei gusti dei consumatori: Nuove tendenze e preferenze dei consumatori, come la crescente domanda di prodotti biologici o a basso contenuto di residui chimici, potrebbero richiedere un adattamento da parte del comparto produttivo italiano.

Conclusioni:

Il futuro dell’export di agrumi italiani richiede un impegno congiunto da parte di tutti gli attori della filiera:

–    Istituzioni: Rafforzamento delle politiche di sostegno al settore, promozione del prodotto italiano sui mercati internazionali e investimento in ricerca e sviluppo.

–    Imprese: Innovazione di prodotto e di processo, diversificazione dei mercati di destinazione e rafforzamento della competitività.

–    Produttori: Adozione di pratiche agricole sostenibili e di sistemi di tracciabilità e certificazione che garantiscano la qualità e la sicurezza dei prodotti.

Solo attraverso un’azione sinergica e proattiva sarà possibile invertire la rotta e rilanciare l’export di agrumi italiani, preservando un comparto strategico per l’economia del Paese.

(Fonte:Osservatorio Economico – Ministero Sviluppo Economico).

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